Dallo statuto del CAV di Benevento
2. Il CAV promuove e diffonde una cultura della vita che riconosca il valore della persona umana dal concepimento alla morte naturale. Rivolge la sua attenzione alle gestanti e mamme in difficoltà e ai loro bambini. Il CAV persegue tale missione operando in conformità con la visione cristiana e l’insegnamento della Chiesa Cattolica.
Art. 7 – Modalità operative del CAV
Il CAV svolge il suo servizio attraverso un presidio di volontari adeguatamente preparati presso il reparto IVG dell’Ospedale G. Rummo - con cui è convenzionato in conformità all’ art. 2 della Legge 194 - attraverso colloqui con le gestanti che hanno difficoltà ad accogliere la vita e intenzionate ad abortire. Durante questi incontri viene annunciata la meraviglia della vita umana fornendo, nel contempo, alla donna informazioni sulla realtà dell’aborto e le conseguenze sulla sua salute fisica (rischi di emorragie e infertilità) e psichica (sindromi post abortive quali depressioni e sensi di colpa).
Art. 8 – Forme di sostegno della mamma
Il CAV si impegna a sostenere e ed accompagnare, per tutto il tempo della gravidanza e nei primi anni di vita del bambino, quelle mamme – coniugate o nubili - che hanno che hanno accolto la vita che portano nel grembo pur in situazioni di difficoltà economica e di solitudine.
Il sostengo può essere:
1. di tipo economico, con l’offerta di un Progetto Gemma, ovvero una rata di 160 € per 18 mesi per aiutare la donna a crescere suo figlio;
2. in natura, con un aiuto a base di latte e pannolini, corredini, culle e passeggini;
3. di tipo sanitario, con l’offerta di visite mediche gratuite o di consulenze specialistiche presso il Policlinico Gemelli di Roma (Telefono Rosso) nel caso in cui la donna teme per la salute del feto a seguito di assunzione di farmaci o di test radiologici;
4. di tipo psicologico;