Come previsto, il cattolico ed ex coordinatore della Caritas diocesana Angelo Moretti, spinto anche da numerosi suoi amici, manifesta la volontà di far parte del partito democratico (PD) chiedendo di candidarsi nelle sue file.
Il caso mi offre l’occasione per tornare sul tema, lacerante per la cristianità, quella beneventana in particolare, del comportamento dei cattolici in politica.
Avevamo già stigmatizzato su queste pagine la natura anticattolica del PD (e della sinistra radicale). Partito che, archiviata la lotta per i diritti della classe operaia e dei contadini sfruttati dal capitalismo borghese, ha intrapreso quella per i “diritti civili”.
Lotta che i suoi promotori definiscono per l’“inclusione”, ma che in realtà esclude proprio i più deboli e indifesi. Infatti, il diritto dei bambini a nascere, a non essere “prodotti” in provetta, a non essere oggetto di compravendita, ad avere una famiglia naturale, a essere educati dai propri genitori e non indottrinati nelle scuole, nonché il diritto dei vecchi e malati a una morte naturale, sono vilmente calpestati.
E per togliere ogni dubbio circa le sue intenzioni mortifere, il PD si allea con Emma Bonino (la paladina dell’aborto, dell’eutanasia e delle droghe) e rinnova le candidature alla Cirinnà, alla Boldrini e a Zan che, com’è noto, si sono battuti per le unioni gay, l’aborto facile, l’eutanasia, la limitazione della libertà di espressione e il gender.
Il PD non è un partito qualsiasi. Esso è parte di un sistema di potere finanziario/massonico (“il PD è figlio della massoneria”, disse l’ex gran maestro del Grande Oriente, Gustavo Raffi; tanti suoi esponenti, anche beneventani, sono massoni) che impone alla società la sua visione anticristica.
Ce ne sarebbe abbastanza per stare lontano anni luce da questo partito e altri simili, ma evidentemente non basta. Tante persone, in buona fede e che si professano cattoliche (perfino preti!), lo voteranno accanto a chi odia la Chiesa di Dio.
Questi sedicenti cattolici vanno a Messa la domenica, ma sono dissolti nel mondo gli altri giorni, dimenticando l’ammonimento di Cristo “Siete nel mondo, ma non del mondo” e quello di S. Paolo “Non conformatevi alla mentalità di questo secolo”. Dovevano essere “il sale della terra” (Gesù), ma hanno perso il sapore e sono quindi inutili.
Purtroppo, di fronte a questo sfacelo, chi deve ammonire e ammaestrare i tanti giovani, specie quelli inseriti nelle varie associazioni, spesso sta zitto. Il grido che costò la testa al Battista, “non ti è lecito!”, non lo leva quasi più nessuno: è poco “dialogico”, è “divisivo”, “meglio ascoltare”, dicono.
Ma se chi deve ammaestrare tace, i falsi maestri, al contrario, sono molto loquaci. E grazie all’amplificazione dei media loro amici di cui godono, inoculano nelle menti di quei giovani i veleni delle proprie ideologie di morte.
Grave è la responsabilità di questi “guardiani di Israele” che sminuiscono la Verità, il senso del peccato e della salvezza eterna operata da Cristo Crocifisso. Di essi dice bene Isaia: “sono tutti cani muti, incapaci di abbaiare; sognano, stanno sdraiati, amano sonnecchiare (Is. 56:10)”!
Al mio Vescovo, a cui più volte ho manifestato queste preoccupazioni, ai Pastori e agli educatori rivolgo un accorato appello affinché affrontino, prioritariamente e con decisione, quello che è il cuore della crisi della Chiesa: il declino spirituale e la perdita progressiva della fede. Pessimismo? No, è realtà.
Solo a Benevento, infatti, nel periodo 2007/2018, si è avuto un crollo dei matrimoni religiosi del 35% (con un trend in peggioramento) e delle nascite (-43% e un saldo nati vs morti che passa da +35 a un tragico -488), lo svuotamento delle chiese dai giovani. Circa le vocazioni sacerdotali, la chiusura del seminario dice tutto.
D'altronde Benedetto XVI lo aveva predetto: “La rinuncia alla Verità è letale per la fede”. E non può essere altrimenti: se Cristo è la Verità (“io sono la Via, la Verità, e la Vita”), rinunciando ad essa si rinuncia a Cristo stesso.
Il Vangelo, del resto, è chiaro: “In principio era il Verbo” (Gv 1,1). Dunque il prius è il Parola, la Dottrina, la Verità. Perfino l’amore senza Verità è sterile sentimentalismo, come dice Benedetto XVI.
Ai cattolici titubanti circa le prossime scelte politiche, propongo l’intervento di mons. Suetta, Vescovo di Ventimiglia il quale, con parole ben più profonde e autorevoli, esprime le mie stesse preoccupazioni. https://www.riviera24.it/2022/09/verso-le-elezioni-i-consigli-per-il-voto-del-vescovo-suetta-777633/
Carlo Principe
Presidente del Centro di Aiuto alla Vita OdV – Benevento
https://www.centrodiaiutoallavitabenevento.it/